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La serie di quadri “Blu risonanze” riguarda ancora l’incontro di corpi umani nell’acqua, ma in questo caso all’interno di piscine urbane dove sembrano divenire prigionieri di un contesto artificiale. Grazie all’energia delle pennellate e all’uso predominante del colore blu, le forme si armonizzano tra loro conquistando attraverso l’acqua e il movimento la loro libertà interiore, superando le barriere fisiche e mentali entro le quali si trovano. In questo senso la piscina diventa la metafora di un mondo di limiti e costrizioni e l’acqua una via di libertà fisica e spirituale allo stesso tempo.
Il colore blu attraverso tutte le sue sfumature genera delle risonanze e proprio nel blu esse si amplificano e si dissolvono dolcemente come una eco lontana che risuona nell’anima. La scelta del blu risiede nella sua capacità, soprattutto nei toni più profondi, di allontanarci dal contesto reale e di proiettarci verso una dimensione senza limiti, infinita. Immagino così i corpi perdere la loro materialità grazie all’acqua e al blu e divenire anime che si muovono in uno spazio fuori dal tempo. Attraverso l’atmosfera un po’ magnetica di queste pitture, forte e dolce allo stesso tempo, tento di evocare la dimensione di un universo sospeso nello spazio e nel tempo in cui si concentrano e si riassumono i quesiti esistenziali che sono in ciascuno di noi.
Esposizione “Blu risonanze”, 6-15 settembre 2014, Galerie Etienne de Causans, 25 rue de Seine, 75006 Paris